GRID 2

Codemasters torna in pista con GRID 2

di • 31 maggio 2013 • RecensioneCommenti (0)2059

Quando un team maestro come Codemasters si mette al lavoro su un nuovo titolo di corse, le attenzioni degli appassionati sono naturalmente scontate. Non manca qualche critica: c’è chi sostiene che concentrarsi su troppi progetti contemporaneamente (si ricorda ad esempio che la compagnia inglese ha l’onere e l’onore di pubblicare il videogioco annuale del campionato di Formula 1) rischi di partorire giochi buoni ma non eccezionali.

Ma se è una sensazione effettivamente provata con F1 2010, 2011 e 2012, lo stesso non si può dire di GRID 2, sequel di quello straordinario titolo di corse che fece impazzire gli appassionati cinque anni or sono e che torna oggi, all’alba della nuova generazione, per conquistare vecchi e nuovi fan.

GRID 2 porta subito il giocatore all’interno dell’abitacolo, dandogli la possibilità di correre immediatamente per tastare la struttura di gioco messa in piedi dallo sviluppatore. E, partendo proprio da questo, bisogna fare un discorso ben preciso: non è un simulatore, ma nemmeno un arcade nel senso stretto del termine sulla falsariga di Need for Speed e Burnout. Si tratta bensì, come il predecessore (anche se con un occhiata rivolta più verso la parte arcade che quella simulativa), di un ibrido ben riuscito, immediato ma non per questo poco profondo e che richiede al giocatore comunque tanta attenzione per divertirsi come si deve.

Si nota in particolare una presenza praticamente costante in ogni gara delle derapate in curva. No, niente che richiami necessariamente un Ridge Racer a caso, ma è una soluzione che richiede al giocatore tanta abilità per controllare l’auto specialmente ad alte velocità.

L'EGO Engine fa ancora la sua bella figura nonostante l'età

A ciò va aggiunta una intelligenza artificiale sorprendentemente aggressiva, anche nei livelli di difficoltà più bassi, che ha il merito di rendere le gare divertenti e combattute fino all’ultimo centimetro. Il sistema dei danni, non profondo ma certamente efficace, suggerisce d’altronde una guida pulita nonostante le sportellate siano praticamente sempre all’ordine del giorno.

Il tutto è accompagnato da un repertorio di possibilità ludiche abbastanza ampio. Si precisa, l’unica modalità di gioco disponibile in single player è la WSR, una nuova disciplina borsistica ideata da Patrick Callahan che farà da sfondo alle vicende di GRID 2. L’obiettivo del giocatore, nell’arco di cinque stagioni, sarà infatti quello di battere e conquistare i favori dei gruppi automobilistici di tutto il mondo in modo da convincerli a partecipare alla WSR e rendere quest’ultima una vera e propria lega professionistica. È qui che il gioco appunto dà il meglio di sé, visto che l’utente si troverà a correre in circuiti e situazioni sempre differenti: si troverà tra le strade di città come Parigi, Miami, Tokyo, Barcellona e molto altre ancora in competizioni che andranno dalla semplice gara alla sfida a colpi di derapate fino a passare per gare ad eliminazione, gare a tempo e così via.

Purtroppo per gli amanti della personalizzazione, GRID 2 è un titolo che invita l’utente più a divertirsi sul circuito che in garage, e infatti non è possibile modificare dal punto di vista della potenza le auto possedute ma limitarsi a qualche semplice ritocco estetico che non cambia più di tanto le cose rispetto i modelli originali. L’unico elemento di superficialità lo si trova proprio qui: forse si poteva fare di più per rendere la carriera maggiormente profonda, ma considerato lo spirito del gioco volto proprio a quello di correre e divertirsi senza perdere troppo tempo, non ci sentiamo di far pesare eccessivamente questo aspetto.

La qualità dell'audio non ha nulla da invidiare a quella visiva

GRID 2 non manca di un comparto multiplayer ricco che non fa altro che accrescere una già eccellente longevità e di un aspetto grafico di buon livello anche se non particolarmente eccezionale, con limiti dovuti probabilmente all’anzianità dell’EGO Engine e naturalmente delle console per cui il gioco è stato progettato. Il colpo d’occhio è importante, è bene precisarlo e soprattutto per i circuiti, ma l’effetto “wow” che una volta erano in grado di provocare i titoli di corse è comprensibilmente sparito.

Il comparto sonoro formato da un buon campionamento dei rombi dei motori, un ottimo doppiaggio in italiano e una colonna sonora varia e mai invasiva, completano il quadro di un prodotto che non mancherà di deludere gli appassionati e di conquistare probabilmente nuovi fan dei titoli di corse.

Ma da GRID 3, che si presume uscirà su Xbox One, sarà lecito attendersi molto di più.


Sviluppato da Codemasters Racing, pubblicato da Codemasters e distribuito da Namco Bandai, GRID 2 è disponibile da oggi per PC, PS3 e Xbox 360.

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