VGX 2

Chi li ha visti i VGX 2013?

Di • 9 dicembre 2013 • Commenti (1)0

Quest’anno me lo sono imposto: “tu non guarderai i VGA!”. Poi ho saputo che l’evento avrebbe cambiato nome, che per ragioni non troppo chiare si sarebbe chiamato VGX 2013 e che ci avrebbero mostrato diverse ‘world premiere’. E non ho avuto alcun problema nel rinnovare la promessa fatta a me stesso qualche tempo prima: niente levataccia dalla mezzanotte di un (bel) sabato sera.

Avendolo seguito postumo – l’evento, non io -, posso confermare con un pizzico di amarezza che non mi sono perso assolutamente nulla. Qualche buona notizia (Telltale su Game of Thrones e la sorpresa della collaborazione con Gearbox per Tales from the Borderlands) ma nessun annuncio bomba, niente che fosse in grado di far partire alla grande questa next-gen discussa e un pochino discutibile.

Ora, tralasciando l’aspetto scenico – l’impostazione più colloquiale ha preso il posto dello show hollywoodiano degli anni scorsi – perché ne ho soltanto sentito parlare, mi soffermerei sulle presenze videoludiche alla serata degli Awards messa in piedi da Spike TV. Partiamo proprio con gli annunci, o supposti tali, per poi passare ai premi ivi assegnati.

  • Nintendo: comprensibile la volontà di entrare nel giro delle grandi anche in Nord America, e per questo motivata la sua presenza ai VGX, ma davvero il buon Reggie Fils-Aime non aveva di meglio da portarsi dietro? Data e nuovo personaggio per Donkey Kong Country: Tropical Freeze non mi sono sembrati abbastanza per strappare la prima sufficienza.
  • Telltale e Double Fine: dagli studi indipendenti che arrivano le sorprese più gradite. I creatori di The Walking Dead hanno confermato la rumoreggiatissima serie videoludica a base di Game of Thrones, in uscita il prossimo anno su chissà quali piattaforme, e stupito con una partnership con la texana Gearbox per un ancora poco dettagliato spin-off di Borderlands. Lo studio di Tim Schafer ha invece assoldato Elijah Wood, il protagonista de Il Signore degli Anelli, e si è riservato l’occasione migliore per presentarlo insieme a Broken Age. Nella botte piccola c’è il vino buono.
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  • Remedy: era lecito aspettarsi di più dalla presentazione del famigerato gameplay video di Quantum Break, ma la software house di Alan Wake è ora incudine: tocca stare alle sue martellate e portare pazienza, per ora, perché verremo senza dubbio ripagati. Piccola sorpresa con il “reverse tower defense” Agents of Storm ma non è roba per noi (esclusiva iOS).
  • Activision, EA e Ubisoft: le tre sorelle dell’industria videoludica non si sono sprecate più di tanto, mettendo sul piatto i loro titoli di nuova generazione più attesi a breve o medio termine. Appetitoso ma forse più fumoso degli altri è Tom Clancy’s The Division, che promette davvero bene ma ci farà aspettare ancora un bel po’ (fine 2014); Destiny è il prossimo titolo dai creatori di Halo, e questo già basterebbe ad avere la mia palma di gioco del decennio, ma trattandosi di un titolo che completa una determinata visione in rete potrebbe deludere gli amanti del single-player e i giocatori più pigri; Titanfall ha schierato l’argomento che forse più mi annoia del suo pacchetto ludico, vale a dire i mech: non li amo e dubito che il suo gameplay frenetico possa farmi cambiare idea. Per il resto, giocone che non vedo l’ora di ‘affrontare’, soprattutto per la sua relativamente nuova concezione del singolo. Square Enix stacca il pass per la primavera con Thief e il telefonato Tomb Raider: Definitive Edition, l’edizione completa di DLC del buon reboot.
  • Citazione sulla fiducia per No Man’s Sky, la prossima creatura dei dev di Joe Danger, e per The Witcher 3: Wild Hunt, per cui un unico paragrafo non sarebbe abbastanza e un’intera recensione sarebbe troppo. Si tratta semplicemente del secondo RPG next-gen nella storia del videogioco moderno. Il primo? The Witcher 2
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Capitolo premi. L’impressione è che, come d’altra parte lo scorso anno, la giuria di Spike TV abbia voluto accontentare un po’ tutto il suo pubblico. A primo impatto potrebbe sembrare incoerente assegnare il titolo di GOTY a Grand Theft Auto V senza dare il premio di studio dell’anno a Rockstar Games, ma a ben vedere alcune ragioni hanno tolto alla software house di Dan e Sam House la gioia per il bis: gli intoppi dei primi tempi di GTA Online e la mancanza (chissà quanto durerà) di add-on per il gioco in solitaria hanno avuto un’incidenza ben più alta del previsto. Giustamente. Darlo invece a Naughty Dog vuol dire cercare di andare sul sicuro, con un team di sviluppo a livelli astronomici ormai dai tempi di Uncharted.

La palma di miglior sparatutto a BioShock Infinite segue la stessa logica dell’accontentamento di cui sopra: BioShock è solo un ospite nel mondo degli FPS, come dimostrano le sue meccaniche da shooter poco più che accennate, e premiarlo in questa categoria rappresenta una fragorosa bocciatura di Call of Duty: Ghosts e Battlefield 4 piuttosto che un encomio a Ken Levine. Assassin’s Creed IV: Black Flag miglior action-adventure ci sta più di quanto non sembri, sia per mancanza di competitor delle stesse proporzioni, sia per una qualità sotto diversi aspetti leggermente in crescendo.

Ho da ridire, infine, sugli award di personaggio dell’anno e miglior gioco per Xbox: ok, i Fratelli Lutece di BioShock Infinite mi hanno sorpreso, naturalmente in positivo, per la loro somiglianza con i protagonisti di David Lynch. Ma è forse abbastanza per strappare a Trevor di GTA V questo titolo? Ed è abbastanza forte l’interpretazione di Ashley Johnson, al microfono per Ellie di The Last of Us, da sottrargli il premio di miglior doppiatore? Dubito. Lo scettro di GOTY per Xbox affidato al pur interessante Brothers: A Tale of Two Sons è l’ultimo segnale dell’annus horribilis di Xbox 360. Zero concorrenza da Microsoft, multipiattaforma tutti premiati nelle altre categorie. Speriamo in un cambio di rotta con Xbox One.

La platea dei VGX ha premiato, per finire, Titanfall come gioco più atteso: qual è il vostro?

Commenti A te la parola, boxaro... Ehm, lettore, pardon.
  • Michele Rizzardi

    Attesa da mesi con trepidazione questa VGX poi anche io sinceramente rimasto parecchio deluso… A parte la trasmissione in se che ho trovato molto lenta e noiosa, dei prossimi giochi presentati (pochi), se ne salvano un paio e comunque quando va bene ci sarà da aspettare almeno un anno prima di giocarci… Nel breve e prossimo futuro mi pare nulla di che all’orizzonte sulle nostre NextGen.