Batman: Arkham Knight

Se ne era parlato per qualche giorno e già ieri era se ne bisbigliava più concretamente: è stato svelato Batman: Arkham Knight, la quarta iterazione della serie Warner Bros. Interactive Entertainment, la terza se consideriamo l’arco narrativo della stessa. Stento a crederci, ma, già dalle prime frasi del reveal, l’action è stato presentato come “l’esplosivo finale della serie Arkham”.

È chiaro che un finale non esclude eventuali spin-off o capitoli d’intermezzo, ma quello che conta davvero oggi è che Arkham Knight è in sviluppo (ho già effettuato il preordine a scatola chiusa, evviva!) e che sia previsto esclusivamente per console next-gen e PC presso gli studi di Rocksteady Studios, gli ideatori della proprietà intellettuale, nonché responsabili della sua riuscita. Una garanzia, non me ne vogliano i comunque capaci ragazzi di Warner Bros. Montreal. Capirete quindi l’eccitazione generale che c’è nell’aria e, in particolare, tra i fan dell’uomo pipistrello come il sottoscritto.

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Ma procediamo per gradi. Partiamo dal main villain: lo Spaventapasseri. Già presente come personaggio secondario nei precedenti episodi, lo squilibrato psicopatico ricoprirà il ruolo di antagonista principale radunando tutti i brutti ceffi di Gotham. Nel trailer già se ne intravedono alcuni: Pinguino, Due Facce e Harley Quinn, oggetto dell’interessante bonus preordine in pieno stile Arkham. L’ obiettivo dei super cattivi è lo sempre lo stesso, uccidere Batman. Non mi preoccuperei poi troppo della caratterizzazione degli stessi, d’altronde i developer inglesi hanno ampiamente dimostrato di saperci fare, con i personaggi. L’imponente personalità messa in campo da Rocksteady è infatti tale da essersi ritagliata un personalissimo spazio nell’enorme universo e immaginario dell’eroe DC Comics.

E se quindi uno spessore del genere è ampiamente previsto, cosa può far compiere il prossimo passo verso il capolavoro assoluto?

La grandezza della mappa di gioco. Già generosamente esplorabile, l’area a disposizione del giocatore sarà ulteriormente ampliata e perlustrabile all’interno della Batmobile. Ecco, inserire una feature come questa potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio, ma anche una prova di forza non indifferente: misurarsi con delle meccaniche del tutto estranee al genere d’appartenenza non è da tutti. Includere un sistema di guida in un gioco d’azione parzialmente aperto equivale all’essere consapevole dei propri mezzi e farlo non bene, ma benissimo. In caso contrario si fallisce miseramente o si giace inermi dietro l’ombra del mezzo passo falso. Io però voglio crederci e già immagino le mie spettacolari scorrazzate sul bolide nero, magari contestualizzate ad eventi significativi nella trama o comunque particolarmente spettacolari da giocare.

“Rocksteady Studios sta compiendo un’enorme mole di lavoro per il capitolo finale della nostra trilogia di Batman: Arkham in modo che i fans possano provare che cosa significhi davvero essere Batman. Siamo felici di sviluppare il gioco per piattaforme di nuova generazione, fatto questo che ci ha permesso di portare in vita elementi di design che avevamo immaginato fin dall’inizio come la Batmobile e quanto questa aumenta le abilità di Batman, fino alla dettagliatissima e completa Gotham City.”

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Queste le parole di Sefton Hill, Game Director di Rocksteady Studios che sa bene – come me che ho esultato qualche carattere fa, nonché ieri pomeriggio – che lavorare unicamente su PC e le nuove console vuol dire liberarsi ed esprimere appieno il potenziale tecnico della next-gen, non solo dal punto di vista grafico. È un po’ quello che dovrebbero fare tutti gli sviluppatori per progredire e avanzare verso quell’effetto “wow” che tutt’ora manca nella line-up di Xbox One e PlayStation 4. E vedere una software house prendere una decisione così grande con un brand forte fa ben sperare.

Per ora però è tutto: questo è solo l’inizio della cascata di informazioni che ci separano dall’uscita prevista per fine anno. Abbiamo voluto condividere con voi l’eccitazione del momento prima di lanciarci a capofitto nel profondo hype che sarà scandito dai contenuti mediatici che prontamente vi segnaleremo, magari pronti a commentarli ancora una volta con voi.

Vi lasciamo con “Da Padre a Figlio”, il bellissimo trailer in computer grafica che anticipa l’epicità e (non proprio tutta) la bellezza visiva di questo nuovo Batman: Arkham Knight.

Il Cavaliere Oscuro sta tornando!

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Commenti A te la parola, boxaro... Ehm, lettore, pardon.