Zoo Tycoon

Tra le esclusive a suon di macina zombie, sparatutto, action e giochi d’auto al lancio di Xbox One c’era una piccola perla, un po’ sporca, ma in grado di strappare più di un sorriso e qualche sana ora di divertimento. Sto parlando di Zoo Tycoon, l’oggetto dell’articolo pomeridiano di questo burrascoso marzo (si dice sia pazzo, lo sta dimostrando). Vi starete quindi chiedendo perché XboxWay ha tardato così tanto nel parlarvene? Beh, un motivo valido non c’è. Faccio quindi un mea culpa grosso quanto una casa e mi appresto a spiegarvi perché, tra una partita a Titanfall e l’altra, vale la pena recuperare la simulazione di Frontier Developments e metterla su per scoprire un mondo che tanto male non è.

Per chi non lo sapesse, quella di Zoo Tycoon è una serie che va avanti da un po’ e questa sua ultima iterazione prende tutte le feature alla base dei precedenti capitoli e le rinfresca con una manciata di intuizioni e una veste grafica sufficientemente colorata e spumeggiante. Il vostro tempo da aspiranti gestori dello Zoo più figo del mondo lo passerete spaziando per due tipologie di gameplay: la Zoo View e la Tycoon View.

Nel primo caso impersonerete il vostro alter ego, lo zookeeper, girando liberamente per lo Zoo a piedi o a bordo di un divertente e innocuo (schiantarvi contro i visitatori non li ammazzerà, mica siete in GTA!) fuoristrada. È con questo tipo di meccanica che entrerete in contatto con i vostri animali interagendo, giocando e dandogli da mangiare. Non posso certo dire che l’emozione sia comparabile a quella che potreste vivere visitando uno Zoo reale, ma il comparto visivo e l’utilizzo del Kinect ci mette del suo. Il secondo caso invece è quello gestionale, quello in cui passerete la maggior parte del vostro tempo a gestire risorse, soldi e animali e a organizzare tutte le strutture in modo molto simile ai simulatori à la SimCity.

Parlando invece delle modalità di gioco ne possiamo annoverare tre, completamente diverse tra di loro. La più semplice e immediata nell’approccio è la Freeform: avrete a disposizione soldi illimitati per dar sfogo alla vostra fantasia, ma gli animali più esotici, le attrazioni più interessanti e gli edifici più belli arriveranno solo con il tempo e aggiungendo fama alla barra del vostro livello. Le altre due game mode condividono invece la stessa filosofia presentandola in modo completamente diverso: sia nella modalità sfida che nella campagna avrete a disposizione fondi limitati e il vostro obiettivo sarà quello di gestire la vostra creazione con dedizione e parsimonia, le uniche differenze risiedono nel tempo limite e gli obiettivi specifici che vi si porranno davanti nella campagna.

Non ho alcuna riserva nell’affermare che, tra i titoli attualmente disponibili su Xbox One, Zoo Tycoon è quello con cui mi sono sentito più gratificato nel tempo. È vero che il gameplay e le meccaniche alla base del gioco sono adatte a una vasta gamma di giocatori, ma la simulazione offerta dalla produzione Microsoft Studios è sicuramente impegnativa e stratificata al punto da premiare quelli più scrupolosi e in grado di innamorarsi di una formula, escludendo alcune pecche e limiti dovuti più che altro al budget con cui è stato messa su, gustosa e lontana dai canoni frenetici a cui siamo ultimamente abituati.

Il bello e il meglio di Zoo Tycoon viene però quando a tutto il resto ci aggiungiamo la possibilità di intraprendere partite in cooperativa con tre amici su Xbox Live. Ma fate attenzione: non c’è alcuna possibilità di matchmaking/partita pubblica. La vostra unica possibilità di giocare in compagnia è strettamente legata alla presenza di altri zookeeper nella lista amici. Ed è anche per questo che consiglio vivamente di convincere (o meglio, “costringere”) i brutti ceffi con cui la sera massacrate di proiettili i titani altrui a comprare questo videogame. Vai a sapere che dietro i rutti e le parolacce via cuffia si nasconde qualche animo “gentile” in grado di alternare le sparatorie a delle sessioni di gioco animalesche per definizione.

A conti fatti Zoo Tycoon è una discreta simulazione di un business curioso e interessante per un target di videogiocatori che va dai bambini ai pro gamer. Un’esperienza diversa che cattura egregiamente la piacevole atmosfera di uno Zoo. Certo, la vita di chi ne gestisce uno non sarà sorridente come qui proposto, ma è giusto illudersi e divertirsi per un po’ immaginando che da qualche parte c’è un posto chiuso dove gli animali sono veramente felici.

E poi, c’è tanta di quella roba da fare che vi terrà impegnati per mesi. Soprattutto in compagnia.

Commenti A te la parola, boxaro... Ehm, lettore, pardon.
  • Paolo Eno Lorenzini

    Bella recensione… ora provo a convincere i miei ruttopetomani compagni di Titaneggio a prenderlo…

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