Elettronic enterteiment ecsposiscion… part ciù!

di • 27 agosto 2006 • Funny WayCommenti (0)454

Certo che ne è passata di acqua sotto i ponti… l’E3 è finito da un pezzo e nessuno ha più saputo nulla dell’avventura di Master Chief per gli stand di Los Angeles.

Fortuna che ci sono io… anzi… Marlboro che ci sono io! Sono partito in quel di giugno e me ne sono andato alla ricerca dell’edificio con il campanello "Bungie".

Ho avuto fortuna e posso dirvi cosa accadde in quell’enorme edificio ospitante le tre vocali più importanti del mondo videoludico… EEE… come quando Molyneux fa le sue dichiarazioni post-futuristiche sui suoi prossimi titoli e tutti rispondono… eeeeeeeeeeeeeeee… evidentemente questa volta le dichiarazioni erano minori visto che a Los Angeles c’erano solo tre "E", appunto per indicare… cosa? L’articolo? Ah si ora vado… anzi no… altrimenti ho il computer lontano… rimango qua e scrivo… uhm… uhm… (sapete, quando scrivo "Uhm" sul Messenger…beh, viene fuori una smiles che… OK! SCRIVO!!!).

Dopo la serata di gala…

…Master Chief decise di fare un giro negli stand della fiera, troppo stanco per sparare a qualche Grunt e troppo poco stanco per tornare in albergo decise che una bella immersione nella folla lo avrebbe ringiovanito… insomma aveva i suoi cinque anni (se non di più).
Puntò direttamente al centro della fiera… al centro dello stand Xbox sicuro di vedere una scatola nera con il suo ultimo lavoro funzionare a manetta.
Stava beatamente camminando quando nello stand Nintendo, sotto un gigantesco imperativo: PISCIA! (è vero, Wii vuol dire anche quello in inglese, n.d.r.). c’era un povero ragazzo colto da convulsioni che con il pad tra le mani si sbracciava in preda a una fortissima crisi epilettica. Le sue braccia si alzavano e si abbassavano ora velocemente ora lentamente e con il bacino faceva gesti da terza serata. La faccia coperta di sudore aveva una smorfia innaturale e il ragazzo stava per collassare…poi urlava frasi inconsulte su tubi verdi, funghi e idraulici avventurosi… insomma, era allo stremo e Master non se lo fece ripetere due volte, con la sua mezza tonnellata di armatura placcò il ragazzo alle gambe e inizio a fargli un massaggio cardiaco con tutta la forza.

Il ragazzo, sorpreso da quell’attacco, mollò la presa sul pad e iniziò i suoi inutili tentativi di liberarsi. Ad un certo punto, ormai sfinito dalla massa che gli comprimeva le gambe e il torace, fissò sul suo aggressore e riconobbe lo Spartan. "Fermo Master," urlò "Ferm… un grunt!"
Master, che era un soldato, si girò all’istante e sparò una raffica (da un fucile preso da non si sa dove) verso lo stand della Sony mancando di un pelo un Solid Snake artritico e stressato per il duro lavoro appena finito, un trailer snervante e lunghissimo… dove lui, alla fine, si era anche ucciso. Non la prese bene e cominciò ad avanzare minaccioso verso i due stesi a terra, scostando brutalmente strogg, pignatte, un tipo giapponese vestito in pelliccia come se il mondo fosse in piena glaciazione e un fotografo convinto della sua storia di un supermercato pieno di clienti incazzati.

Spintonò un Sam Fisher intento a spiegare il funzionamento della sua nuova invenzione: "Ecco, vede, con questo tubicino grigio… lo mette nel muro prima della vite e così quella sta su… hanno anche il mio nome Fischer… si, la C è un errore di stampa… si, si figuri, ne può prendere quanti ne vuole… l’omino Pattex? No, non l’ho più visto da quando qualcuno gli ha bucato le ruote della moto… come faccio a saperlo? Beh, diciamo che…" E con una aggeggio tecnologico si agganciò al soffitto e partì a tutta velocità verso l’altro, mancando di un soffio un dragone azzurro cavalcato da un ragazzo dai tratti quasi del tutto elfici che imprecò in una lingua sconosciuta e si diede fuoco ai capelli precipitando su un gruppo di combattenti giapponesi che, offesi, decisero di uscire in Europa quasi 5 mesi dopo che in Giappone…

Lo scontro

Nel frattempo, Master aveva capito che il ragazzo si stava riprendendo e lo rimise in piedi con uno strattone. "Stai bene?" gli chiese tutto preoccupato.
"Un po’ meglio… comunque non capisco cosa sia successo, stavo giocando a golf quando un TIR a doppio rimorchio mi ha centrato le gambe"

"A golf?! E la mazza?"

"Ma no…è il Wii"

"Giochi a golf orinando?"

"Eh!? Senti lasciamo perdere"

"Si hai ragione… senti, per scusarmi tieni questa" e gli consegnò una sfera azzurra.

"Cos’è?"

"Bhò… ogni tanto le trovo nelle mie avventure e le restituisco ai loro proprietari… che penso siano i Covenant… guarda, se schiacci questo bottone inizia a brillare…vabbè io vado"

E si allontanò mentre alle sue spalle una gigantesca esplosione azzurra devastava lo stand Nintendo.

"E’ sempre su di giri quel maledetto riccio azzurro…" pensò il soldato allontanandosi.

Dopo poco arrivò allo stand Microsoft, riuscendo involontariamente a seminare Snake che, frustrato, sfogò la sua rabbia su un povero indiano, già abbastanza leso da correre verso il muro con la pretesa di salirci sopra. Non si riprese per molto tempo, e ancora ora quando deve fare incontri con numerosi avversari ne risente e si muove tutto a scatti. Però gli venne un’idea… lo avrebbe raggiunto in casa sua… nel suo stand… in fondo era abbastanza famoso per essere rispettato anche là.
Superò un drappello di Elfi scuri, Nordici e Argoniani che discutevano tra loro solo in inglese, sparando ogni tanto delle traduzioni allucinanti. Riuscì ad afferrare solo "Aggiornamenti… mai… Europa… Italia…che è?" e poi si allontanò schifato e diretto verso il suo acerrimo nemico.

Nel frattempo Master Chief stava parlando con dei brutti ceffi ultra-armati e corazzati che dicevano di combattere le locuste.

"Caspita, si è evoluta la disinfestazione in questo periodo…"

"No, vedi, noi…ARGHHH!"

Non finì la frase, una bambina alquanto pallida gli aveva piantato una siringa enorme nella coscia e poi era scappata verso un gigantesco palombaro che fissava il soldato della disinfestazione come a dire: "Blu blu blu….blug blug blug…blu blu blu…".

Master Chief, vedendo che non aveva più interlocutori, girò la testa e vide sullo schermo il nuovo Final Fantasy: Ennesim. Molto intrigante… forse… ma quello non l’aveva già visto? Uhm… (peccato per la faccin… ok scrivo!!!).

E fu li che avvenne…

Solid svoltò l’angolo e andò a sbattere contro uno scrittore molto nervoso e alquanto assonnato che cadde e rovesciò un tavolinetto con una raccolta firme per qualcosa di imprecisato su un "Uord ov Uorcraft" in Portoghese… il tavolinetto, cadendo, rovesciò un boccione dell’acqua che esplodendo al contatto con il suolo fece un rumore molto simile ad una bomba di piccole dimensioni. In meno che non si dica qualsiasi individuo aveva un arma da fuoco, che calcolando la grande percentuale di FPS e il fatto che la si è in America…nella pacifica America… erano molte, iniziò a sparare e i pochi personaggi disarmati iniziarono a raccogliere le armi lasciate ai tedeschi che avevano risposto alla Chiamata al Dovere per la terza volta e che intanto continuavano ad apparire all’infinito. Alcuni non si fecero nemmeno un graffio grazie al loro incontrollabile lag… quelli di Dead or Alive riuscirono addirittura ad attraversare i muri, ma alcuni caddero comunque colpiti dai colpi del fucile di precisione di Master Chief che anche lui poteva attraversare i muri… solo con l’host ovviamente… così fregava gli altri poveri imbecilli che giocavano nella stessa stanza.

Verso il tramonto le munizioni erano quasi finite e si passò al corpo a corpo, ma poi l’organizzazione tolse la luce e solo chi aveva il visore termico o la mira assistita continuò a combattere, gli altri se ne tornarono nelle loro custodie sicuri di aver fatto il loro dovere e di poter chiedere un meritato posticipo sulla data d’uscita. Addirittura i soldati della disinfestazione ammisero di non saper minimamente quando avrebbero dovuto uscire allo scoperto.
Master Chief decise che sarebbe tornato direttamente agli studi di sviluppo pronto per fare il making of…

"Uhm…" pensò "a settembre dovrei andare a Barcellona… ma se facessi il making of del making of… con extra sul making up di chi ha fatto il making of forse la scampo."

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