Need for Speed: Most Wanted

Need for Speed: Most Wanted, meglio in compagnia

di • 17 novembre 2012 • RecensioneCommenti (2)3491

Piccola premessa: ho giocato Most Wanted dopo aver girato in lungo e in largo le strade del Colorado, in Forza Horizon. Non sono qui per seminare zizzania tra il gioco Criterion e il racing di Turn 10, sia chiaro, ma non posso nascondere di preferire uno dei due, naturalmente. Detto tra noi, si tratta di Forza Horizon, ma ho le mie ragioni. Ad esempio, preferisco uno stile di guida più votato alla simulazione, anche in un gioco d’ispirazione palesemente arcade; mi piace giocare in single-player; sono innamorato di Dan Greenawalt (ma anche no).

Detto questo, possiamo parlare del nuovo Need for Speed: Most Wanted. Il nuovo, sì, non solo perché è appena uscito, ma anche perché si tratta del reboot di un brand, Most Wanted, che nel 2005 aveva appassionato un bel po’ di fan della serie targata EA e che oggi, a distanza di sette anni, è passato in mano a Criterion Games, che ci ha (letteralmente) messo la firma. Sono quelli di Burnout, per intenderci, e dell’apprezzato Hot Persuit (altro reboot, peraltro). Sette anni che rappresentano l’arco di un’intera generazione di console e che per questo lasciano il segno sull’impatto grafico del titolo, sicuramente più avanzato e pompato rispetto al capitolo originale. Anzi, lo definirei pomposo, più che pompato; esagerato, ricco – forse fin troppo – di effetti e dettagli, a discapito di una pulizia che in un gioco così frenetico sarebbe senz’altro d’aiuto alla giocabilità. Ma, chissà, magari è proprio questo il bello della serie Need for Speed; sicuramente è il bello di questo Most Wanted: tanti particolari e dettagli grafici si traducono in un turbinio d’incidenti spettacolari e situazioni al limite dell’impossibile, complice anche una polizia decisamente aggressiva. Una frenesia visiva che si trasforma in un feeling di velocità incredibile. In una parola, adrenalina. Ma anche tanta confusione.

Gli effetti grafici si sprecano.

Se come me amate giocare in single-player, però, ascoltatemi bene. Need for Speed: Most Wanted potrebbe deludervi. Di chiara ispirazione al capitolo precedente, il sistema della blacklist – una serie di piloti ricercati dalla polizia che dovrete sconfiggere uno a uno per arrivare voi in cima alla lista dei most wanted – è stato inserito in un contesto free-roaming dalla struttura inedita e forse un po’ sempliciotta. Le auto sono più che mai al centro dell’esperienza di gioco, ma non dovrete faticare più di tanto per guadagnarvele: vi basterà girare per le strade di Fairhaven (la città fittizia progettata da Criterion) per trovare, magari non troppo in vista, i bolidi che compongono il parco auto del titolo. Niente denaro, neanche virtuale: trovata l’auto, premete un tasto e siete pronti a guidarla. L’unico incentivo per spingervi a completare la carriera (niente storia e cut-scenes come nel “prequel”) è dunque rappresentato dalle sfide most wanted, ma per sbloccarle sarà necessario guadagnare abbastanza punti durante il gioco libero per salire in classifica. Gli eventi sono dislocati in tutta la città; la mappa del navigatore vi aiuterà a raggiungerli, ma – tornando a un paragone con il titolo Turn 10 – la mancanza di una voce-guida si sente, eccome. Poi, subentra la ripetitività: ogni auto che troverete sbloccherà una serie di eventi ai quali potrete partecipare, ma c’è poca varietà. Gli upgrades, invece, sono solo prestazionali, come la nitro. Niente di estetico, quindi. Peccato.

Se amate il multiplayer il discorso cambia “da così a così”, come si suol dire. Molti gli eventi disponibili; affascinante la possibilità di visitare l’intera città in compagnia di altri giocatori (fino a sette); stupenda l’idea di dare avvio alle competizioni richiamando tutti i partecipanti in uno specifico punto della mappa, un po’ come i piloti clandestini che si danno appuntamento in un incrocio. E poi si parte: niente caricamenti, niente griglia di partenza, niente regole. Solo check-point da raggiungere, non importa come.

Questo è Need for Speed: Most Wanted. Una grafica barocca, un forte senso di velocità, un single-player originale ma poco convincente, e un multiplayer in grado di regalare emozioni. Prendere o lasciare. Io, però, torno a giocare a Forza Horizon.


Sviluppato da Criterion Games e pubblicato da Electronic Arts, Need for Speed: Most Wanted è disponibile dal 2 novembre 2012 su Xbox 360, PlayStation 3, PC e PlayStation Vita.

Potrebbe interessarti anche...

  • http://profile.yahoo.com/HAZQZTMQ7EVYRLPNQQEVDI2CXA don't remember

    Stessa cosa per me, deluso in tutto è per tutto! Questo Most Wanted sarebbe stato abbastanza bello se fosse uscito prima di Burnout Paradise, Forza Horizon, Most Wanted (2005), Carbon, The Run e Hot Pursuit (2010)!

    PS: Se vuoi fare qualche partita insieme, qualche volta, dimmi il tuo gamertag! =)

    • http://www.geekjournalist.it Sergio Giannone

      Aggiungimi pure, il mio gamertag è SergioNext
      :)