400 Days

The Walking Dead: 400 Days, ricordi da dimenticare

di • 16 luglio 2013 • RecensioneCommenti (0)2388

Dopo il sorprendente successo di The Walking Dead: The Game, TellTale ci riprova e con 400 Days torna a raccontare le storie dei superstiti dell’apocalisse zombie immaginata da Robert Kirkman, l’autore del fumetto dal quale è stata tratta l’avvincente avventura grafica e la popolare serie televisiva. Non sarebbe corretto definirlo un gioco vero e proprio, quanto piuttosto un nuovo episodio che si aggiungerà a quelli precedenti, che tanto ci hanno emozionato con l’indimenticabile storia di Lee Everett.

In 400 Days ci troveremo a vestire i panni di cinque nuovi personaggi a cui sono state dedicate altrettante nuove storie, in cui dovremo prendere decisioni importanti e irreversibili che determineranno il futuro destino di ciascuno di essi. Toccherà a noi decidere chi conoscere per primo, sfogliando le foto presenti su una bacheca di una stazione di servizio.

Le vicende sono inserite in un arco di tempo che corrisponde ai primi 400 giorni dall’inizio della terribile epidemia che ha dato inizio a una nuova oscura era in cui vige la legge del più forte. Non ci si può fidare di nessuno e chi lo fa rischia di andare incontro alla morte, o molto peggio. Sono questi i princìpi attorno ai quali ruotano le storie di Vince, Wiatt, Shel, Russell e Bonnie. Purtroppo queste non si avvicinano neanche lontanamente a quella bomba ad orologeria che era il gioco originale, con la sua incredibile narrazione e i suoi carismatici personaggi. Non che avessimo grandi aspettative del resto.

Spesso le decisioni dei superstiti sono facilmente prevedibili e quanto accade loro riesce appena a sfiorare i nostri sentimenti. Chi si è lasciato conquistare dall’eccellente sceneggiatura dell’avventura principale ritroverà in questa espansione l’indiscutibile talento di TellTale, che qui risulta tuttavia limitato con cinque racconti dalla durata media di 15 minuti ciascuno, ai quali va aggiunto un breve epilogo prevalentemente privo di interazioni.

400 Days Personaggi

I destini dei cinque protagonisti finiranno per incrociarsi, 400 Days è solo l’inizio di una nuova avventura.

Per quanto riguarda i protagonisti di 400 Days, ciascuno si distingue dall’altro per il proprio carattere e personalità, che plasmeremo ulteriormente con le decisioni che compieremo procedendo verso l’epilogo. Ma la maggior parte delle loro storie non ci permette di immedesimarci al meglio, lasciandoci talvolta indifferenti e delusi dai risvolti che ogni trama prende.

Quelle che probabilmente mi hanno colpito di più sono state le vicende di Shel e Bonnie. La prima deve prendersi cura della sorella minore, difendendola e tenendola lontana il più possibile dai morti erranti. Bonnie è invece un ex tossicodipendente che ha deciso di voltare pagina, ma ora si troverà di fronte a un ostacolo ancora più grande, che affronterà contando esclusivamente sul suo istinto. Questo non significa che non troveremo la stessa qualità narrativa nelle storie degli altri personaggi, che presentano anzi momenti davvero intensi e capaci di tenerci sulle spine. Peccato solo che a volte questi momenti ad alta tensione vengano interrotti bruscamente.

Se la scarsa longevità e la deludente storyline sembrano ripagare a malapena il prezzo del DLC (400 MSP), d’altro canto bisogna tenere conto delle chiare intenzioni di TellTale: 400 Days è un prologo a tutti gli effetti di quella che sarà la Season Two di The Walking Dead. L’epilogo sembra far riferimento a questo, lasciando spazio a un’alta probabilità di rincontrare i cinque personaggi in questione nella seconda stagione della serie videoludica. Da questo punto di vista non dovremmo stupirci dell’assenza di particolari novità per quanto concerne il gameplay o il comparto tecnico, con i persistenti quick-time event e l’originale grafica in cell shading che strizza l’occhio al fumetto.

Tirando le somme, vale la pena acquistare 400 Days? Si. Nonostante le storie proposte in questo episodio si rivelino meno coinvolgenti di quanto speravamo, troviamo in alcune fasi ciò per cui abbiamo imparato ad amare The Walking Dead, una serie in cui riecheggia il messaggio che il buon Kirkman e altre opere di questo genere sono riusciti a trasmettere: in un’apocalisse in cui i morti viventi hanno messo in ginocchio l’intera umanità, il vero pericolo rimane l’uomo.

Chi ha amato ogni singolo momento della prima stagione dell’avventura di TellTale potrebbe apprezzare 400 Days, magari chiudendo un occhio di tanto in tanto. Ma la varietà offerta dai cinque diversi spunti narrativi rappresenta un punto a favore di questo ultimo episodio, grazie al quale apprendiamo le origini della devastante epidemia zombie e come l’uomo sia capace di prendere drastiche decisioni di fronte a una tale situazione, al costo di perdere la fiducia nel prossimo.


Sviluppato e pubblicato da TellTale Games, The Walking Dead: 400 Days è disponibile dal 5 Luglio 2013 per Xbox 360, PlayStation 3 e PC.

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