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Questo articolo rappresenta una piccola incursione di XboxWay nel mondo dell’indie a-prescindere-dalla-piattaforma. Non è detto che non ce ne saranno delle altre in futuro, per cui continuate a seguirci!

IndieWay è tornato e stavolta ci occupiamo di Dragons & Titans, grazie ad una chiave gentilmente concessaci dagli sviluppatori.

Dragons & Titans entra nell’affollato panorama dei MOBA free-to-play, sviluppato da Plan of Attack e Wyrmbyte, pubblicato dal publisher indie Versus Evil. Ogni volta che si parla di un titolo di questo genere è inevitabile affiancarlo a giganti come League of Legends e DOTA 2, trattandosi però di un gioco indie cercheremo di valutarlo con i giusti canoni.

Un MOBA (multiplayer online battle arena) per chi non lo sapesse è un genere nato da una modalità di gioco del leggendario Warcraft III, in cui due squadre di alcuni personaggi si affrontano cercando di avanzare nella parte di mappa dell’avversario distruggendo la base nemica. Da questa semplice premessa ne è scaturito un vero e proprio nuovo genere di videogiochi, i cui massimi rappresentanti sono ad oggi i due titoli sopra citati.

Dragons & Titans sarà disponibile da oggi tramite Steam per PC e Mac, essendo un titolo free-to-play è possibile scaricarlo gratuitamente ma saranno presenti le ovvie micro-transazioni interne al gioco.

MOBA CHE TI PASSA

La premessa di Dragons & Titans è senz’altro accattivante, cavalcare draghi di ogni forma e dimensione e conquistare basi nemiche a suon di fiammate e asciate, peccato che il risultato finale non sia sempre divertente ed esaltante.

Le meccaniche sono quelle dei MOBA classici, cinque cavalieri di draghi contro cinque si sfidano per liberare il proprio Titano nelle grinfie dell’avversario. La mappa è composta da torrette che ostacolano l’avanzata e vanno distrutte, templi che fanno da scudo, percorsi alternativi da seguire per aggirare gli avversari e via dicendo.

I problemi del gioco si vedono sin dalla prima partita. Cavalcare i dragoni non è facile né immediato in quanto i comandi sono un po’ macchinosi, inoltre non è possibile impostare il movimento cliccando sulla minimappa a discapito della componente strategica del titolo e dell’inevitabile immediatezza del gioco.

Dove Dragons & Titans si differenzia è nell’avanzamento del personaggio durante la partita. Mentre in League of Legends ad esempio è molto importante selezionare la build di oggetti migliore, qui non esiste questo tipo di meccanica. Oltre al drago con le sue 3 abilità di cui una passiva e le due abilità di supporto scelte dal giocatore, è possibile equipaggiare ad inizio partita un’arma che concede altre due abilità. Ogni drago ha la sua specialità e un set di armi che possono essere più o meno utili.

Caged Tital

Se ad esempio abbiamo un drago che si basa sulla difesa, potremmo equipaggiare un’arma che aumenta la ricarica dell’energia, creando quindi delle combinazioni efficaci e funzionali. Questo elemento rende il gioco adatto agli inesperti dei MOBA, ma dall’altro sul lungo periodo non appassionerà chi cerca tecnicismi che il gioco non può offrire. Per farvi un esempio, molti degli scontri di massa (i cosiddetti teamfight) si risolvono spesso in una serie di abilità lanciate in sequenza senza una vera e propria strategia.

Oltre alla modalità classica 5v5 esiste la modalità Capture Points dove bisogna conquistare un tot di location in un determinato tempo, e la frenetica modalità ARAM (all random all middle) dove viene selezionato un dragone casuale e si combatte su una mappa con una corsia unica. Interessante la possibilità di affrontare tutte queste modalità in cooperativa con uno o più amici sfidando dei bot generati dall’intelligenza artificiale.

GOTTA CATCH ‘EM ALL

Essendo un free-to-play gli sviluppatori in qualche modo la pagnotta devono portarla a casa. Esistono perciò una serie di collezionabili ed attività secondarie collegate alle micro-transazioni.

Lo sviluppatore ha dichiarato che saranno disponibili 30 tipi di draghi e 30 tipi di armi che potranno essere sbloccati con la valuta interna che si ottiene giocando, oppure con il denaro reale. È impossibile definire quanto sia necessario o meno ricorrere al denaro sonante per avanzare nel gioco, sta di fatto che di micro-transazioni ce ne sono parecchie di diversi tipi. Dall’acquisto delle uova di drago, le armi, i bundle per potenziare i draghi, i boost per l’esperienza ecc. sono molte le occasioni in cui si può cadere nella trappola tipica dei free-to-play. Oltre a questo esistono una serie di azioni da compiere giornalmente come nei browser game che spopolano su Facebook.

Collegandosi ogni giorno è possibile ottenere un numero casuale di cristalli (la valuta interna) lanciando un dado, lanciando un dado in più ad ogni giorno consecutivo in cui si accede – inutile specificare quanto sia esigua la quantità di cristalli ottenuta in questo modo. Per stimolare il giocatore inoltre ci sono una serie di sfide da compiere che regalano una quantità di cristalli leggermente più generosa.

NON SOLO MULTIPLAYER

In Dragons & Titans oltre alle battaglie multiplayer esistono una serie di missioni da effettuare in single player che servono per sbloccare dei particolari dragoni ed approfondire l’ambientazione di gioco.

5v5_g

Per quanto si possa sorvolare su alcuni aspetti e fare appello alla natura indie del titolo, ci dispiace dire che alcune di queste missioni risultano al limite del soporifero. Gli atti delle missioni si risolvono tutte nell’arrivare da un punto A ad un punto B annientando tutti i nemici nel tragitto, con delle variazioni sul tema qua e là. Nonostante i tre livelli di difficoltà possano contribuire a stimolare il gioco, il ritmo delle missioni è costante e noioso e difficilmente invoglia a completarle una volta, figuriamoci ritentarle ad un livello di difficoltà superiore.

CONCLUSIONE

Dragons & Titans non è un MOBA né innovativo tantomeno originale, riprende molte delle meccaniche degli altri esponenti del genere, nonché dei giochi virali su Facebook con l’aggiunta di un pesante numero di micro-transazioni.

Nonostante tutto può rappresentare un buon entry-level per chi non ha mai giocato ad un MOBA, con la consapevolezza che per via della sua scarsa profondità tattica e gestionale non intratterrà per più di qualche mese.

Commenti A te la parola, boxaro... Ehm, lettore, pardon.
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